Reinserimento detenuti nel mondo del lavoro: siglata intesa tra UAI e PRAP LAM

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Siglato un protocollo di intesa tra PRAP LAM Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria (Lazio, Abruzzo e Molise – Ufficio del Provveditore) e la U.A.I. Unione Artigiani Italiani e delle PMI, finalizzato al reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro e non solo.

La firma apposta dal Presidente Nazionale UAI Gabriele Tullio e dal Dott. Carmelo Cantone è finalizzata al perseguimento di obiettivi strategici definiti:

–          Promuovere e informare riguardo alle agevolazioni per assunzione di personale proveniente dagli Istituti Penitenziari;

–          consolidare ulteriormente la collaborazione con la possibilità di erogazione gratuita di percorsi formativi ai detenuti, in base ad uno schema prefissato tra le parti, attraverso il proprio Ente di Formazione C.N.E.Bi.F.I.R.  Confederazione Nazionale Enti Bilaterali Formazione Istruzione e Ricerca.

“Riteniamo che il percorso formativo – ha sottolineato il Presidente UAI Tullio – sia fondamentale al fine del reinserimento dei detenuti nella società civile e nel mondo del lavoro. Ben venga la legge Smuraglia che con crediti d’imposta importanti favorisce di fatto le assunzioni in quanto meno onerose per le aziende, ma un’adeguata formazione è sicuramente la ricetta vincente”.

Molti i progetti posti alla base dell’intesa: dall’assunzione di detenuti che hanno espiato la pena, alla formazione fino alla possibilità per aziende artigiane di poter aprire laboratori all’interno degli istituti circondariali, fruendo di locali e attrezzature in comodato d’uso.

Parole di apprezzamento sono state rivolte dal Dott. Cantone alla Confederazione UAI per la sensibilità dimostrata e per l’approccio pragmatico al problema. Non bisogna dimenticare che il carcere ha come obiettivo primario la rieducazione del cittadino per il suo reinserimento nella società civile. Simili iniziative che da un lato favoriscono le aziende e dall’altro svolgono una funzione sociale di vitale importanza andrebbero rese possibili ovunque.